L’Italia ha tirato un sospiro di sollievo quando Cesare Battisti è finalmente rientrato in Italia in manette. Si è sottratto per decenni alle sue responsabilità e anche per questo è stato condannato all’ergastolo e all’isolamento per 6 mesi. Come tantissima gente penso che a un tipo simile, che dopo aver ammazzato ha fatto la bella vita, è diventato una icona della gauche francese, ha frequentato i VIP e scritto libri, ha fatto la vittima mentre invece era il carnefice, ora che ha 65 anni sia impossibile pensare a sconti, vantaggi largamente avuti e abusati nella lunga latitanza. Ma cosa c’entra questo col fatto che Battisti sta ad Oristano in galera in isolamento da un anno e mezzo? Doveva farne sei mesi e li ha interamente scontati da un anno. L’accanimento carcerario non è previsto dal nostro ordinamento e, paradossalmente, Battisti ora fa lo sciopero della fame perchè ritiene violati i suoi diritti. Si, anche il Battisti detenuto ha i suoi diritti, come tutti gli altri e lo Stato di diritto è tale se li garantisce a tutti, persino a Battisti che ne ha esaurito da tempo la scorta.