Siamo un paese in piena crisi demografica, a partire dal 1976 e quindi ormai 40 anni fa la curva demografica di questo paese si è invertita passando da una costante crescita ad una decrescita in questi anni diventata drammatica, per dare un idea dal 1976 a oggi a causa di questa inversione non sono nati oltre 20.000.000 di Italiani cosa che ci è ora impossibile compensare con qualsia politica di natalità.
- Diritti Cittadinanza e immigrazione
La garanzia e l’espansione dei diritti civili e dello stato di diritto in una società aperta è lo
spartiacque tra il mondo libero e democratico e il mondo chiuso e illiberale, e definisce meglio di
ogni altra cosa l’identità comune europea. Oggi questo spartiacque passa attraverso la garanzia
di una effettiva parità di genere tra donne e uomini e il superamento delle discriminazioni legate
all’orientamento sessuale, che aumentano ovunque i nazionalisti e i populisti vanno al potere,
dagli Stati Uniti d’America all’Europa dell’Est. Sui diritti civili non è possibile rimanere fermi, dove
non si avanza si arretra.
Sull’immigrazione dobbiamo superare l’assurda e falsa opposizione tra “porti aperti” e “porti
chiusi”: l’Italia ha bisogno di immigrati capaci di integrarsi e diventare a pieno titolo cittadini
italiani, per questo proponiamo l’attivazione di quote di ingresso e l’istituzione di un’agenzia
nazionale per l’integrazione di immigrati e rifugiati. Ciò non vuol dire, come nella caricatura
delle posizioni ad opera dei sovranisti populisti, essere a favore di un’immigrazione incontrollata.
Occorre combattere l’illegalità prevedendo canali regolari di ingresso nel nostro paese per
motivi di lavoro e promuovendo la regolarizzazione su base individuale a determinate condizioni,
quali la disponibilità di un datore di lavoro ad assumere. È necessario riformare la legge sulla
cittadinanza nel senso previsto dal dl sullo Ius Scholae e promuovere a livello europeo la
condivisione dell’accoglienza per i rifugiati con un sistema di redistribuzione obbligatoria che
superi il Regolamento di Dublino.
Responsabile comunicazione Azione Pordenone, condivide gli ideali di Calenda e i principi fondanti del movimento Azione.